Una volta avuto il parere positivo ad intraprendere la pratica di acquisto da parte dell’Ordinario diocesano, affinché l’ufficio amministrativo e beni culturali, possa predisporre il giusto iter e le necessarie valutazioni tecnico-amministrative, occorre che l’ente ecclesiastico fornisca un’adeguata documentazione sull’operazione che intende intraprendere. Si ricorda che, senza essere in possesso del Decreto canonico, l’acquisto risulterà nullo anche civilmente con tutte le conseguenze civili del caso.
E’ importante concordare un appuntamento con il direttore dell’ufficio.
La documentazione essenziale che comunque verrà richiesta è, di norma, la seguente:
- visure catastali
- planimetria
- perizia tecnico estimativa da richiedersi solo a professionisti (in caso di un valore prossimo o superiore a € 1.000.000,00 verranno richieste almeno due perizie)
- documentazione fotografica di sintesi
- relazione tecnica integrata a firma professionista abilitato
- certificazione energetica
- decreto di vincolo (solo se il bene è tutelato)
- autorizzazione alla vendita da parte del MiBAC (solo se il bene è tutelato)
Se per l’acquisto del bene, l’ente ecclesiastico deve procedere ad un’operazione peggiorativa del suo patrimonio (es. alienazione di un bene o accensione di un credito), si devono tenere presenti le procedure canoniche relative a questi casi. La verifica sulla sostenibilità della spesa è accertata dall’ufficio economato dell’Arcidiocesi, attraverso la richiesta che verrà inoltrata direttamente dall’ufficio amministrativo e beni culturali.
L’eventuale autorizzazione ad un preliminare di acquisto non è una prassi di norma concessa, per questo motivo è opportuno preventivamente concordarla con l’ufficio amministrativo e beni culturali, tenendo conto che la documentazione sopra indicata verrà comunque richiesta prima della sottoscrizione di un preliminare.
Il Decreto canonico sarà consegnato all’ente ecclesiastico solo dopo la consegna della documentazione richiesta, effettuati eventuali necessari passaggi canonici (consiglio diocesano affari economici, collegio dei consultori e Santa Sede); il ricevimento della minuta dell’atto notarile, o scrittura privata dell’eventuale preliminare, sarà da far arrivare all’ufficio amministrativo e beni culturali almeno venti giorni prima dell’ipotetica data di rogito.
La documentazione andrà inviata a federica.trombacco@chiesadibologna.it