Erogazioni liberali agli enti ecclesiastici a favore di interventi su beni tutelati (immobili e mobili)

L’Agenzia delle Entrate, con Risoluzione 11 luglio 2017, n. 89, ha fornito chiarimenti in merito alle agevolazioni fiscali previste per le erogazioni liberali effettuate in favore di un ente ecclesiastico, art. 15, comma 1, lettera h), e art. 100, comma 2, lettera f), del TUIR 917/86.

In particolare, l’Agenzia, ha precisato che è confermata la detraibilità per le persone fisiche (art. 15 TUIR) e la deducibilità per le imprese (art. 100 TUIR) delle erogazioni liberali effettuate a favore di un ente ecclesiastico/parrocchia da persone fisiche e da persone giuridiche per la realizzazione di lavori di restauro e risanamento conservativo della chiesa e delle relative pertinenze, sui restauri di beni mobili tutelati.

Iter pratica:

  1. Il soggetto beneficiario dell’erogazione richiede alla Soprintendenza, tramite il nostro ufficio, l’autorizzazione ai lavori e l’approvazione del progetto/preventivo di spesa;
  2. Il soggetto erogatore deve presentare alla Soprintendenza, tramite il nostro ufficio, un’istanza ad usufruire delle agevolazioni fiscali (cfr. bozza di istanza), allegando copia della convenzione con l’ente ecclesiastico/parrocchia beneficiaria del contributo (cfr. bozza di convenzione).
  3. Al termine dei lavori ed entro l’anno fiscale in cui si sono sostenute le spese, il soggetto beneficiario presenta alla Soprintendenza, tramite il nostro ufficio, una Dichiarazione sostituiva dell’atto di notorietà (cfr. bozza di autocertificazione), relativa alle spese effettivamente sostenute per lo svolgimento degli interventi cui i benefici fiscali si riferiscono e al contributo ricevuto, allegando copia della documentazione di rendiconto.
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